Bruno Rombi, Come il sale - Comme le sel

Sopprimendo la prima parte del paragone che compone il titolo della sua ultima raccolta, "Come il sale", Bruno Rombi lascia uno spazio aperto dove poter inserire l'ombra evocata dalla poesia. La presenza del sale richiama immediatamente un riferimento alla vita, con le virtù e le proprietà della materia nominata, e nella sua simbologia, notoriamente religiosa. Forse rimanda a una metafora vitale per la poesia. [...]

Ciò ci porta a parlare della sua forma che si presenta talvolta raccolta e compatta, per così dire solida, tal altra diluita in lunghe sequenze verbali. Bruno Rombi utilizza i due aspetti a seconda dei suoi temi ispiratori. Ciò che lo caratterizza è l'afflato che eleva la lingua e si nutre, più spesso, del proprio dinamismo. Egli cattura il lettore con una sorta di contagio lirico che lo soggioga. Egli sa che il movimento è musica fisica. Si potrebbe parlare a proposito di lui d'un lirismo carnale nel senso che, pur rispondendo del tutto al richiamo del ritmo, il poeta non infrange mai il rapporto con la terra. Egli sottolinea in ogni istante il suo attaccamento alla vita reale nello stesso tempo in cui cerca di affrancarsene per raggiungere l'ideale.

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A Bruno Rombi l'esperienza non deriva solamente dal suo lavoro di scrittore impegnato a estrarre la bellezza dall'ordine delle cose, ma più quotidianamente dal giornalismo, professione che ha esercitato a lungo. Egli si eleva dunque al di sopra dell'avvenimento e della congiuntura per accedere all'universale. E parlando di lui ci parla e parla di noi.

L'azione fondamentale dell'artista non si eleva contro questa o quella manifestazione della follia degli uomini- esse non ne sono che il pretesto-, ma "in nome della salvezza/ di tutti i popoli oppressi" [...] (dalla prefazione di Jean-Max Tixier)  

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