Il libro racchiude 300 poesie Haiku che, come dice il titolo, descrivono la magnificenza della
natura nello scorrere delle quattro stagioni. Il libro è arricchito
da una nota critica di Ichiro Saito, vicepresidente dell'Associazione
Internazionale dei Critici Letterari dell'Università di Tokyo
tratta dall'intervento del prof. Saito al convegno AICL di Tivoli
nel 2007 intitolato "Che cos'è l'Haiku?"; infatti questo
tipo di linguaggio poetico ha la sua origine in Giappone e come
ricorda il professor Saito: "Il linguaggio di un haiku non può
abbandonare la ricerca del senso".
In queste poesie haiku Francesco
Canfora ha cercato di rimanere fedele alla tradizione giapponese, per
quanto possibile con la differenza delle due lingue; infatti la
lingua italiana è ricca di dittonghi e trittonghi che formano una
sola sillaba. Come nella migliore tradizione giapponese gli Haiku di
Francesco Canfora esprimono sentimenti di emozione, armonia e
sintonia con la natura stessa.