Il
libro contiene le lettere inedite che Grazia Deledda scrisse ad
Arturo Giordano direttore della "Rivista Letteraria"
nell'ottobre del 1892. si riferisce alla causa che la Deledda
voleva intraprendere con l'editore Perino per il danno d'immagine
che
secondo
lei aveva subito con la pubblicazione
di una sua brutta foto nel romanzo "Fior di Sardegna". In
un'altra lettera seguendo il consiglio del professor Giordano, la Deledda scrive di inviare contestualmente una lettera
per l'editore Maggi al quale proporre la pubblicazione
di suoi racconti sardi. La
particolarità di questo libro è che presenta per
la
prima volta il piccolo epistolario col
direttore Giordano di
cui non si era avuta notizia. La pubblicazione di queste lettere che
svela molto dell'atteggiamento auto-promozionale
della giovane Deledda,
è dovuta al pronipote di Arturo
Giordano
che generosamente ne ha messo a disposizione alla De
Giovanni
la pubblicazione anche in anastatica.