L'idea di raccogliere notizie
sulle biblioteche in Alghero Beppe Sechi la maturò per caso. Tanti
anni fa passeggiando lungo la via Carlo Alberto, discutevamo come
impostare la Storia di Alghero e del suo Territorio, che dovevo
editare e come organizzare la gran mole di materiale che egli aveva
raccolto con certosina pazienza, spinto dall'amore che nutriva per
la sua città "di adozione" lui nativo di Genova. [...]. La
moglie Tersilla, anche lei genovese, aveva preso ad amare e a vivere
Alghero con la stessa passione del marito. E
grazie a lei, infatti, che vedono la luce le opere che Beppe,
purtroppo, non ha fatto in tempo a pubblicare. Il
materiale raccolto ed elaborato è notevole per qualità e quantità;
ci racconta una storia, un modo di vivere, che ormai è possibile
definire «d'altri tempi».
Beppe
Sechi aveva maturato l'idea di scrivere un'opera che, pur
mantenendo il dovuto rigore scientifico, fosse leggibile da tutti i
suoi concittadini, dal più piccolo al più grande, dal più colto a
quello che sa appena leggere e scrivere. Voleva regalare uno
strumento organico, completo, accessibile, che facesse rivivere la
vita, a volte fortunata, a volte miserevole, della nostra città.
[...].
Questa
Breve Storia delle Biblioteche in Alghero e la raccolta degli appunti
che l'Autore aveva iniziato ad elaborare. Essi sono pubblicati così
come egli li ha lasciati; sarebbe stato opportuno completarli, ma il
farlo avrebbe significato snaturare il suo lavoro; anche la semplice
riscrittura avrebbe fatto perdere la freschezza del linguaggio e
quella passione per le cose della Sua Città che traspaiono da ogni
singola frase, direi quasi da ogni singola parola. Anche gli
indirizzi delle biblioteche non sono stati modificati, quasi a voler
bloccare la situazione al momento in cui l'Autore l'ha lasciata.
Nel
frattempo molte cose nella città sono cambiate; anche le biblioteche
hanno trovato sistemazione in sedi più adeguate. [...]. Ora leggendo
questa Breve Storia delle Biblioteche in Alghero, lo studioso, o
anche semplicemente il curioso, scopre un episodio della vita
culturale della città, alla cui crescita Beppe Sechi ha contribuito
non poco. (dalla prefazione di Uccio Oppes)