"Giuseppe
Dessì, un petit maître
della narrativa europea,
come ebbe a definirlo Giacomo Debenedetti, scrisse e pubblicò versi.
Ad
ospitare la poesia di Dessì furono le riviste "Il Campano" di
Pisa conosciuto durante il periodo universitario, "Il corriere
padano" cui si avvicina quando insegna a Ferrara, "La Tradizione"
che si pubblicava a Catania. [...]
Le
poesie sono divise in due sezioni: la prima per quelle già
pubblicate in riviste, di cui si forniscono complete indicazioni
bibliografiche; la seconda per liriche inedite fornitemi dalla moglie
Luisa Dessì. [...]
Nelle
poesie di Giuseppe Dessì, scritte lungo l'arco dell'intera vita
anche se rese pubbliche solamente nel primi anni della "carriera"
letteraria, si leggono i sentimenti dell'amore, dell'amicizia,
del ricordo, della tensione artistica.
E
la decisione di non pubblicarle in vita forse ci parla anche di
umiltà, attitudine spirituale che soltanto i forti praticano senza
rossore". (dalla prefazione di Neria De Giovanni)