Ignazio Delogu, Oscura notizia

Sono sempre più rare le volte in cui mi imbatto in un libro di poesie che, a lettura ultimata, mi lasci dentro un pieno di emozioni e di conoscenza ed insieme la voglia di rileggerlo. Subito.

Per il mio mestiere di critico letterario vengo sommersa da versi brutti che mettono addosso malinconia e rabbia perché, purtroppo, sono in maggioranza le 'presunzioni di scrittura' rispetto alla "scrittura".

Faccio quindi un piacere prima a me stessa, poi al lettore che vorrà seguirmi, inoltrandomi nell'avventurosa scoperta di questa "Oscura notizia" di Ignazio Delogu. Raccoglie poesie di un lasso temporale molto ampio, dagli anni sessanta ad oggi, eppure la sua motivazione ad essere non conosce cedimenti. I testi non sono collocati in ordine cronologico perché nella intenzionalità poetica non rappresentano certo un diario. Sono invece i flash a volte meditati a volte meravigliati, di un viaggio nella Sardegna e alla Sardegna.

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Partito giovanissimo da una famiglia di nobiltà rurale che manteneva intatta nel suo orgoglio le tradizioni antiche, Delogu è approdato al "Continente" letterario di Firenze e di Roma.

Curioso ed ansioso del nuovo, e molto versatile (dai posteri si accetterà l'aggettivo di "geniale"?) così Delogu diventa via via esperto di arte, fiancheggiando movimenti pittorici di avanguardia e spesso vivendo negli stessi studi degli amici artisti; regista teatrale, vincendo addirittura un concorso di regia dell'Istituto del Teatro dell'Università di Roma; traduttore e fine conoscitore di letteratura ispano-americana e spagnola. [...]

Così "Oscura notizia" è il resoconto poetico di un viaggio di ritorno alla Sardegna. [...] (dalla prefazione di Neria De Giovanni)

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