Scritto in maniera limpida e
dinamica, il romanzo di Oliver Friggieri, scrittore molto noto
nell'ambiente letterario internazionale, ha il pregio di farsi
leggere fino infondo tutto d'un fiato, lasciando alla fine, tra le
altre impressioni, quella di una burocrazia ecclesiastica che
mortifica in qualche modo la missione evangelica per prediligere
l'abito del perbenismo.
Intorno alla chiesa di un
villaggio e alla figura del suo sacerdote, Padre Grejbel, si
sviluppano le vicende di una ragazza, Susanna, ingannata, nella sua
ingenuità, da un giovane che le ha fatto credere che i bambini
giungono in nave, e non attraverso il parto della donna che li porta
in grembo.
Una volta scopertasi incinta
Susanna si trova a lottare, oltre che contro l'ambiente, anche con
l'intransigenza dei genitori che non sopportano lo scandalo di una
figlia non sposata in attesa di un bambino. Disperata, la ragazza si
rifugia nella vallata, dove ha fatto l'amore, con l'intento di
chiudere la partita.
Nel momento in cui il dramma
sta per compiersi appare sulla scena la figura salvifica del
sacerdote che ha le giuste parole di conforto per la giovane
disperata.
L 'aiuto che il sacerdote, non
solo le promette, ma le assicura in concreto, sarà causa per lui di
una serie di problemi in quattro dovrà lottare contro la maldicenza
dell'ambiente e l'intervento molto duro della Curia nei suoi
confronti. [...] (dalla prefazione di Bruno Rombi)