"Questo
secondo romanzo, già quinta opera narrativa della mariane, sfata il
pregiudizio che l'autodidatta si fermi al secondo volume e si
inserisce in pieno nel genere letterario del Bildungsroman, il
romanzo di formazione, con un'esplicita presa dio coscienza
dell'io-narrante che attraverso la protagonista Teresa, esprime fin
dall'inizio, la volontà di plasmare la propria esistenza/identità,
imponendosi stilemi e galatei di vita lontani dalla cultura arcaica
della Sardegna del 2° dopoguerra. Nel "viaggio" dall'Isola
verso la moderna capitale, Roma, il vero salto non sarà spaziale ma
temporale. Le tappe di questa "emancipazione" - con i principi
etici blindati - sono un succedersi di emozioni culturali, incontri
umani e vicende forti realisticamente contestualizzati nell'Italia
degli anni '50. Anche laddove la vicenda raccontata parrebbe
drammatica per la protagonista, la Mariane, col suo istinto ironico,
arriva a stemperarne i toni con la presa diretta". (dalla
presentazione di Valentina Piredda Sardinia)